domenica 6 ottobre 2013

Riflessioni d'artista...


"È nella natura umana che è già configurato volitivamente l’impulso plastico-figurativo, perché? 
Perché l’uomo non può soltanto osservare e rappresentare concettualmente (o tenderebbe ad essere materia puramente morta), è per questo che dentro di sé sente continuamente questo impulso di vivificare, di comprendere in maniera plastica-tangibile ciò che pensa e crea…"

(A.Zilio.. relazionando "Arte dell'Educazione" di R.Steiner)


Creo qui un piccola parentesi personale poiché quest’argomento mi ha fatto riflettere sul mio processo artistico di questi ultimi 8 anni. 
In effetti ho visto cambiare questo mio atteggiamento di pensiero concettuale legato più al suono e ai versi scritti andando ad idealizzarlo con le prime performance e portandolo fino all'estremo con il teatro, da qui cambiò qualcosa: la materia plastica su cui lavoravo era direttamente il mio corpo.. la necessità di nuova “vita” arrivata col cambio di città e amicizie, mi portò a trasmettere “fuori da me” quelli che ritenevo concetti prettamente archetipici e non consoni a metamorfosi sui quali lavoravo da tempo. Trasponendoli su carta e argilla essi iniziarono finalmente ad acquisire un’altra vita e un altro significato proprio, è lavorandoli con le mani che ho ripreso colore e quel pizzico di infantilità che mi ha permesso di guardare oltre e a dedicarmi ad un percorso come quello che ora ho intrapreso: educare con Arte!

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